INTERROGAZIONE n. 127 del 22/03/2023
Situazione di precariato relativa ai tirocini di inclusione sociale rivolti a disoccupati ex percettori di mobilità in deroga”.

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- oltre quattromila tirocinanti calabresi, hanno svolto, da oltre un decennio, e stanno svolgendo servizio nella Pubblica amministrazione: in Tribunali, scuole, servizi per i beni culturali, Comuni;
- in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, in data 22 gennaio 2015 è stato raggiunto l’accordo relativo alle “Linee guida per i tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla riabilitazione”, recepito dalla Regione Calabria con DGR n. 472 del 29 ottobre 2018;
- nel 2019, a seguito di avvisi pubblici rivolti a soggetti pubblici e privati interessati ad avviare percorsi per la realizzazione di tirocini di inserimento sociale (TIS) rivolti a disoccupati ex percettori di mobilità in deroga, tutti i soggetti appartenenti a tale categoria sono stati inseriti in progetti TIS. Considerato che: - la DGR n. 410 del 01 settembre 2022 prevede che il tirocinio possa essere prorogato oltre il limite dei due anni “in seguito all’attestazione della sua necessità da parte del servizio pubblico che ha in carico la persona e non più di una volta per un massimo di 24 mesi”. Nella delibera, vista la scadenza dei percorsi di tirocinio precedentemente avviati, si dispone che il dipartimento lavoro debba avviare le interlocuzioni necessarie con gli enti ospitanti per prorogare gli stage per ulteriori 12 mesi. Non solo, si invita anche ad avviare “ogni altro atto necessario a dare impulso alla prosecuzione dei percorsi per un’ulteriore annualità” coinvolgendo i centri per l’impiego e a reperire le risorse finanziarie necessarie per la copertura di tale operazione. I Tis, quindi, dovrebbero proseguire in continuità, senza alcuna interruzione man mano che i percorsi nei 458 enti interessati termineranno. Tenuto conto che: - i tirocinanti hanno acquisito competenze professionali importanti nel corso dei numerosi anni di servizio, lavorando presso gli enti ospitanti, il cui organico è, nella maggior parte dei casi, sottodimensionato. Questi enti, soprattutto gli enti locali, riescono a garantire i servizi essenziali ai propri cittadini proprio grazie al contributo dei tirocinanti;
- nonostante tale importante contributo professionale presso gli enti ospitanti, i tirocinanti vivono in uno stato costante di precarietà e non hanno diritto a nessun trattamento previdenziale e contributivo. Gli stage, infatti, non hanno alcun valore ai fini pensionistici, dunque tutti questi soggetti non solo sono e rimangono a rischio di esclusione sociale, ma stanno anche costruendo enormi buchi nella loro storia previdenziale che avranno effetti deleteri al momento di andare in pensione. Preso atto che: - la condizione di precariato riguardante i tirocinanti, persone per lo più over 50 per le quali in tutti questi anni la politica non è riuscita a trovare una soluzione che non fosse un tirocinio reiterato nel tempo, persiste da troppi anni e non è più procrastinabile un serio un drastico cambiamento di rotta sulle politiche del lavoro, anche e soprattutto in vista della scadenza dei tirocini. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
quali iniziative intenda intraprendere la Regione Calabria per risolvere, entro il termine di scadenza della proroga, tale situazione di precarietà e riconoscere la dignità che questi lavoratori meritano, anche attraverso politiche volte a portare alla stabilizzazione delle posizioni lavorative dei tirocinanti e con il coinvolgimento dei ministeri competenti.

Allegato:

22/03/2023
D. TAVERNISE